C'é chi ti dice che viaggiare con un neonato é pura follia, anzi, egoismo. I bambini piccoli devono restare nel loro habitat famigliare, dormire nel loro lettino/one (sempre) e vivere nella routine.
Chi invece ti dirà che meglio fare certe cose quando ancora non si muovono, non camminano, non corrono, non scappano. "Se non lo fai ora, non lo farai più".
E così, ascoltando il versante B abbiamo deciso di partire, ma quello che non sapevamo era che:
1. Valigia
Sono una di quelle "la valigia all'ultimo", solitamente me la cavo con poche cose. Non ho bisogno della décolleté color pesca che sta d'incanto con quel tubino nuovo Armani e la giacchina di non so chi. No. Ma quando hai un bimbo di 3 mesi, stai partendo per il primo viaggio e la meta é al caldo (e tu hai vissuto solo freddo per il momento) questo risulta leggermente più complicato e ti ritrovi qualche giorno prima ad abbozzare una valigia. Ti ritroverai con una quantità spropositata di bodini, vestitini, pigiamini, pulloverini, magliettine e pezzine. Che ve lo dico a fare, basta che finisca in -ino. Il peggio però deve ancora venire...
2. Il bagaglio a mano
Già, perché fino a ieri conteneva il tuo MacPro, la trousse dei trucchi, il cellulare e delle riviste di cucina. Ora la tua borsa ha fatto spazio ad uno zainetto, molto più pratico da trasportare. All'interno avrai pannolini in grado di fornire una nazione intera, vestiti di ricambio, biberon, latti in polvere (nel caso non si potesse allattare), giochini (che non ti credere, a 3-4 mesi si "annoiano" già), creme e cremine e pezzine. Ah, le pezzine. Come se piovesse.
Ma da qui, nasce un altro dubbio
3. Cosa si può portare?
Lo ammetto, ho chiamato la compagnia aerea per chiedere delucidazioni. "Mi scusi, ma il passeggino lo spedite con i bagagli o lo trovo fuori dall'aereo?" "Ah, i due pezzi si devono per forza imbarcare?" "Ma il mio può diventare anche pezzo unico" "Invece il latte in polvere? Lo posso portare? Porzionato? Aperto?" "Ma la thermos di acqua calda?" "E la bottiglietta di acqua fredda?". Insomma, prendetemi per scema ma da neofita dell'aereo e privata di una fornitura mammaria (beate voi!) qualche accorgimento in più ci deve essere. Detto questo, se ve lo state chiedendo e non voleste fare figure come la sottoscritta sappiate che sì, potete portare tutto "it's for the baby" diventa la chiave per ogni porta
4. La meta
Ora, va bene essere amanti dei viaggi, ma personalmente credo che una piccola valutazione di meta vada fatta. Che per carità, 2 settimane in Australia con tanto di volo di 24h più fuso orario da capogiro? Giro backpack per l'Asia da un ostello all'altro? Settimana mistica sull'Himalaya senza viveri? Perfetto, ma magari senza un neonato. Almeno, per quel che mi riguarda. Vero, ho fatto fare a Leo un viaggio interminabile con tanto di 2 scali e quindi dovrei stare zitta, ma almeno ho scelto un posto sicuro e sul fuso ho giocato facile: -4h.
5. Fuso orario
Mi preoccupava, lo ammetto. Ero riuscita a regolarizzare Leo, conoscevo i suoi ritmi. Vero, 4 ore sono poche ma abbastanza per scombussolare i ritmi. Così ho deciso di giocare d'anticipo. Dovendo andare indietro ho iniziato qualche giorno prima della partenza a spostare i pasti di una mezz'ora, facendolo mangiare sempre un po' più tardi (12-12.30-13). Appena arrivata in loco ho cercato di prendere subito il ritmo con il nuovo orario e, incredibilmente, ha funzionato. Subito. Forse é vero quello che mi dicevano "i neonati non subiscono il jetlag". Certo, peccato che alle 4 di mattina fossimo tutti in piedi a cantare ninnenanne ;-) [ma poi é passato, giuro]
6. I nonni
No, nemmeno io credevo fosse possibile. Eppure, quando ho visto mio papà, fedele anarchico tecnologico con un Nokia3210 (o poco meglio), nessun account mail e la convinzione che Apple sia soltanto la traduzione di mela in inglese, mandare mia mamma a comprargli una "tavoletta" ho capito che la situazione era grave.
Già, perché passino le ore di volo, il fuso orario, la meta, i vestiti, il latte e chi più ne ha più ne metta, ma privare i nonni di un nipotino é come dire ad un bambino di 3 anni che Babbo Natale si é dimenticato di portargli i regali. Traumatico.
Così passerai mezza vacanza a spedire foto, chiamare in facetime, fare video e raccontare di ogni progresso. Improvvisamente i tuoi genitori si trasformeranno in agende personale ricordandoti che "per fortuna tra una settimana tornate!". Grazie mille
7. Il rientro
Vorremo mica dimenticarci del momento chiave, no? Non sto parlando del riprendersi dal fuso o dalla depressione di vedere tanto brutto tempo e freddo dopo settimane di caldo. No. Sto parlando della montagna di vestiti da lavare, questa volta non solo i tuoi e i suoi, ma anche quella pila di cosine bianche, azzurre e blu che, neanche a dirlo, la fanno da padrone in lavanderia!
Che dire, personalmente credo che per viaggiare con un neonato ci voglia solo tanta, tantissima, organizzazione e un carattere portato al "no-panic". Poco importa se il viaggio sia alle Maldive, in Africa o a Ligornetto, l'importante é godersi quel momento di famiglia al 100%. Perché si sa, certe cose non tornano più.
Partecipa alla community