Partiamo con una premessa d'obbligo: tra mare e montagna io scelgo mare (tutta la vita!). Non che la montagna non mi piaccia, ci mancherebbe, anzi. Però la comodità di costume da bagno, infradito e crema solare non è nemmeno paragonabile allo sforzo di tuta termica, tuta da sci, guanti, cuffia, sciarpa e chi più ne ha, più ne metta.
Che poi da ragazza andavo anche volentieri a sciare, oserei dire anche spesso. Ma poi, conosciuto il mio Lui (che per altro vanta anche un brevetto di istruttore di snowboard - mai visto quindi non metterei la mano sul fuoco) non siamo mai andati. Anzi, adesso che ci penso io e Lui non abbiamo mai sciato assieme in questi 9 anni.
Bene, ma non benissimo.
Ma comunque, non tiriamola per le lunghe.
Autopostale mi propone una collaborazione interessante: prendere la posta e andare a Carì per passare una giornata in famiglia. Non ci penso due volte, Leo e Luce adorano i tragitti sul bus se poi combinato a una slittata ancora meglio.
Chiaramente mi devo munire di un'attrezzatura a me sconosciuta, chiamo le amiche chiedendo cosa devo prendere, mi faccio prestare tutto il necessario. Loro sembrano dei professionisti, io e Lui due scappati di casa totalmente sguarniti. Ma fa niente.
Prendiamo la posta e i bambini sono al settimo cielo, il viaggio passa tranquillo sul mezzo pieno di ragazzi col parapendio che discutono di venti, pressioni atmosferiche, gradi e chi più ne ha più ne metta. Arrivati a Carì mezz'oretta dopo ci rechiamo subito alla cassa per la giornaliera e alla scuola di sci per il noleggio delle slitte, per gli sci non siamo ancora pronti.
1-2-3 e siamo sulla seggiovia che ci porta in vetta. La giornata è stupenda, cielo azzurro e sole. Non caldissimo ma nemmeno troppo freddo. Io e Lui non proprio due esperti di slitte cerchiamo di capire il funzionamento onde evitare i titoli di giornale "sfracellati due genitori incoscienti". E se stai ridendo vuol dire che non hai mai provato a governare una slitta, ci ho messo almeno mezz'ora a capire come curvare!
Malgrado qualche difficoltà tecnica e qualche crampo alla coscia dovuto alle (eccessive) frenate ci godiamo una splendida passeggiata tra i boschi innevati. A volte trasciniamo la slitta, altre la facciamo scivolare sulla neve. Stanchi e affamati ci concediamo un pranzo leggero (leggi: patatine fritte e wienerli, da veri intenditori), una pausetta sulla terrazza, qualche palla di neve con i bimbi e poi giù di nuovo. Un po' stanchi raggiungiamo il parcogiochi a valle prima di concederci un'esagerata cioccolata densa con panna montata (sempre leggeri).
Felici, sazi e anche un po' stanchi, risaliamo sull'autopostale che ci riporta a casa. I bambini in tempo 0 sono in fase REM, io e Lui ci tratteniamo soltanto per pudore! ;-)
Una giornata davvero bella e, concedetemi questa massima da /sole cuore amore/, chissenefrega se sei al mare o in montagna, l'importante è stare assieme <3
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